Vittoria by Paul Di Filippo

Vittoria by Paul Di Filippo

autore:Paul Di Filippo [Filippo, Paul Di]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa, Generica, Alternative Storia, Fantasy, Storia
ISBN: 9788865302217
Google: EzpYAwAAQBAJ
editore: Delos Books
pubblicato: 2011-12-03T23:00:00+00:00


4. Una donna di nome Otto

Cowperthwait spalmò la gelatina di menta sulla scone. La trasparente sostanza verdastra gli ricordava le uova della hellbender. Ricordava ancora il gelido brivido provato ricevendo dal suo collega americano, S. J. Gould di Harvard, la cassa contenente le fiale di vetro piene di uova fresche di salamandra, ben adagiate in piccoli telai di legno poggiati su uno strato di segatura e paglia per il viaggio transatlantico. Le lunghe notti di febbrili esperimenti, gli innumerevoli aborti e gli incubi teratologici che aveva dovuto distruggere, l’affinamento della tecnica e della purificazione… tutto risultante in quel miracolo unico che era Vittoria… Lo attraversò un’ondata di nostalgia e tristezza. Avrebbe mai rivisto la sua progenie, oppure lei sarebbe rimasta per sempre murata all’interno di Buckingham Palace, schiava delle necessità dello Stato?

L’unica soluzione era trovare la vera Vittoria, creatura non meno favolosa della sua controparte salamandresca. Ma dove… oh, dove poteva essere? Nei tre giorni seguiti alla visita da Horseapple, Cowperthwait si era spremuto il cervello alla ricerca di tutti i probabili nascondigli che potesse aver trovato, ma senza alcun successo. Anche allora, McGroaty era fuori e setacciava la città alla ricerca del minimo indizio, per quanto assurdo e inverosimile.

Si udì bussare alla porta dello studio. Cowperthwait si aggiustò il corsetto naturopatico sotto la veste da camera, si sistemò il fazzoletto di seta intorno al collo e rispose: – Sì, chi è?

La porta si spalancò e McGroaty entrò, spingendo un individuo malmesso. L’uomo stringeva all’altezza del petto, con entrambe le mani, un berretto sgualcito. La posizione del copricapo era necessaria in quanto aveva il braccio destro rattrappito, lungo appena pochi centimetri. In compenso il sinistro era sovrasviluppato e gonfio di muscoli.

– Coz, questo qui è Shortarm. Gestisce un negozio di cucito nei Seven Dials. Shorty, racconta al capo quello che hai raccontato a me.

Shortarm cercò di comporre i suoi tratti in una parvenza di innocenza, ma riuscì solo a somigliare a una volpe con penne di gallina incastrate in bocca. – Be’, le cose stanno così. Io avrei una figlia, una ragazza carina…

– Quella poveretta l’ha avuta dalla figlia maggiore, quindi si può dire che è anche sua nipote – lo interruppe McGroaty.

Cowperthwait trasalì. – Sì, continua.

– Be’, lei ha sei anni, così ho pensato che era abbastanza grande da cominciare a guadagnarsi da campare. Altrimenti si ritrovava a mangiare torte d’aria, se capite cosa voglio dire. Così l’ho messa a lavorare in negozio, a rammendare pantaloni…

Questa volta fu Cowperthwait a interrompere. – Sapete, naturalmente che questa è una diretta violazione del Factory Act di Lord Althorp, riguardo all’impiego di minori.

Shortarm aggrottò la fronte, sinceramente sconcertato. – Mai sentito parlare di questo Fackery Axe, signore. E la ragazza non faceva il minatore.

Cowperthwait sospirò. – Prego, continuate.

– Insomma, una sera verso le sette, proprio mentre le ragazze finivano la giornata con il solito giro di corda, ecco che piombano queste due donne. Una è una vecchia con il faccione da benefattrice, e così capisco che mi aspettano guai. L’altra sembrava molto



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